Marano lagunare e i suoi borghi storici marinari

Itinerario in barca nei dintorni di Lignano

Partendo dalla darsena di Lignano e puntando verso la laguna di Marano, con una breve navigazione nelle acque salmastre della laguna è possibile raggiungere Marano Lagunare, un vero e proprio gioiello incastonato fra canali e canneti.

Territorio della Repubblica di Venezia per quasi 400 anni, il borgo storico di Marano è orgoglioso del suo passato. Lo si percepisce ancora dovunque: nell’aspetto del centro storico di evidente impronta veneziana, nel dialetto, nell’economia (che assegna alla pesca un ruolo di fondamentale importanza) e nella gastronomia, tipicamente marinara.

La storia di Marano Lagunare

La nascita di Marano si ricollega alle origini di Aquileia, fondata nel 181 a.C. da una colonia di soldati romani, ai quali si aggiunsero circa 1.300 famiglie, mandate in questa zona per impedire le invasioni barbariche. Ad alcune di esse vennero assegnate località di grande rilevanza strategica, veri e propri avamposti a difesa del patriarcato aquileiese dai pericoli provenienti anche dal mare. Il nome Marano infatti trae origine dalla famiglia romana di Mario, toponimo ancor oggi ricordato dall’antica piazzetta centrale denominata appunto “Marii”. Più volte attaccata dai veneziani, che nel Duecento riuscirono a espugnarne la fortezza, la città fu riconquistata dalle truppe del Patriarca di Aquileia, contro il quale i cittadini insorsero nel XIV secolo, desiderosi di ottenere l’autonomia. Passata definitivamente nel primo Quattrocento alla Repubblica Serenissima, che ne conservò il possesso fino al 1797, Marano subì un forte declino entrando a far parte dei domini asburgici e restando sotto la Casa d’Austria fino all’annessione al Regno d’Italia.

Borghi storici e tradizioni

In un susseguirsi di calli e piazzette, il patrimonio storico-architettonico della città rivela una chiara influenza veneziana, con edifici arricchiti da bassorilievi e stemmi nobiliari.

Degne di nota la torre patriarcale del XIV secolo, torre maestra del forte di Marano, di cui rimangono alcuni resti dei bastioni. Viene Chiamata dalla gente del posto la “Millenaria”e la si vede già svettare da lontano durante la navigazione.
Merita una visita anche la settecentesca parrocchiale di San Martino, alla cui ristrutturazione la popolazione contribuì mediante tassazioni su vino e pesca.

Un evento da non perdere è quello del 15 giugno: la processione di San Vito (patrono della città), che si svolge su imbarcazioni che veleggiano lungo la laguna. Un rito che nasce nel Trecento, per scongiurare i pericoli che insidiavano i pescatori e per commemorare quanti hanno perso la vita in mare.

La laguna di Marano

Marano e la sua laguna sono racchiuse tra l’ultima punta litoranea di Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado. Protette dal mare aperto da una serie di isole e isolette, come quella di Sant’Andrea e di Martignano (nota anche come l’Isola delle conchiglie) sono fra i luoghi più interessanti dell’Alto Adriatico.

La laguna di Marano è un’area di straordinaria bellezza paesaggistica che ospita una fauna e una flora uniche, caratterizzate da vegetazione palustre e dalla singolarità degli insediamenti temporanei dei pescatori, i tipici “casoni”, costruzioni realizzate con canna e legno.
Sono due le principali riserve naturali: la Riserva delle Foci del Fiume Stella che comprende l’intero delta dell’omonimo corso d’acqua, raggiungibile solo via mare, e la Riserva della Valle Canal Novo, costituita da una ex valle di pesca di circa trentacinque ettari.

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